AGGIORNAMENTI SULL’ANDAMENTO DEL MERCATO – ALC BUSINESS
La stagione 2013/14 continua con le 2 aste scandinave prima dell’anno nuovo. American Legend ha viaggiato per il mondo per avere una idea concreta sull’attuale situazione sulle vendite al dettaglio. Nonostante sia ancora presto per la stagione invernale , abbiamo comunque delle indicazioni sugli andamenti dei vari mercati.
In generale i negozianti stanno lavorando ancora con pelli comprate a prezzi elevati e ciò si riflette sui prezzi finali al consumatore per cui alcuni mercati vanno meglio di altri. Questi prezzi che aumentano da quattro anni consecutivi hanno costretto molti grossisti e negozianti a diversificare le loro offerte di pellicce nello stile e combinazioni di peli per mantenere il livello di prezzi accettabile. Ora molti di loro ritengono di avere raggiunto il massimo livello accettabile e sono pesantemente dipendenti dal clima per attrarre nuovi clienti.
Ad eccezione di alcuni mercati ,, il clima è stato finora troppo caldo per inaugurare la stagione invernale. Non è stato il trampolino di lancio che ci aspettavamo specialmente nel vasto mercato cinese. Riguardo ai mercati in questione abbiamo ricevuto risultati variabili dalla Russia e Est Europa. Le vendite sono state buone finora per i capi alto livello o basso. I russi stanno perdendo i consumatori della media borghesia a causa della crisi economica. Una piccola percentuale si rivolge ai più ricchi mentre la maggioranza lotta per i livelli più bassi. I ricchi continuano ad amare la pelliccia e la comprano solo in boutique di lusso dove il prezzo non conta ma lo stile e la marca influenzano l’acquisto.
Per quanto riguarda il settore, le importazioni cinesi fatte con visoni cinesi si sono sviluppate e vengono proposte a prezzi molto più bassi rispondendo alla necessità di un capo caldo.I cappelli che vengono prodotti in Russia dipendono dal clima freddo e stanno avendo un rallentamento dovuto al clima. I greci e i turchi sono i maggiori fornitori di queste regioni e le loro vendite riflettono la domanda russa. Alcuni produttori stanno andando meglio di altri per la differenza di qualità e di brand. Il mercato cinese ha dominato le vendite globali della pellicceria da alcuni anni ormai. L’espansione attraverso nuovi stati e una domanda interna in crescita sono stati i fattori principali che hanno influenzato i prezzi delle aste. L’anno scorso è stato un anno eccezionale per un inverno freddissimo a un tardivo Capodanno Cinese e ciò ha contribuito a creare un anno di grandi vendite di pellicce. Sfortunatamente questo anno è tutto più rallentato dovuto ad una serie di fattori: i prezzi troppo alti, un rallentamento dell’economia ( nonostante un 7,5% sia per molti eccezionale per la Cina è poco) , espanzione di outlets che soddisfano la domanda, le leggi anticorruzione con relativa diminuzione nella spesa sui prodotti di lusso e soprattutto il freddo non è così intenso da indurre all’acquisto di pellicce come anno precedente. Con un Capodanno Cinese in anticipo i negozianti si aspettavano di vendere subito e di svuotare i magazzini in quanto per loro è come per noi il Natale e i capi subito dopo subiranno degli sconti .Quindi il mercato dei prezzi alle aste dipenderà da come i cinesi venderanno in questo periodo.
Il mercato coreano ha sempre rappresentato un mercato importante per noi. I prezzi li hanno mantenuti per poter vendere ai loro consumatori. E’ un mercato stabile, non si sono sviluppati come i cinesi ma hanno conservato il loro mercato.
80 milioni di visoni questo anno) e un altro salto sostanziale nella produzione cinese l’anno prossimo, prevediamo uno spread di prezzi nella qualità. Quelle commerciali sono molto più competitive e vediamo già un taglio dei prezzi drastico nell’offerta dei visoni cinesi.Le pelli di qualità ed etichettate come Blackglama e American Legend verranno sempre richieste da coloro che vorranno distinguersi dai prodotti di qualità inferiore. Ci sono ancora molte vendite da fare questo anno e il freddo sarà il fattore dominante di questa stagione.
fonte: www.alcbusiness.com